Da anni ormai al seguito del Bicciolano e della Bela Majin, non vi sono solo le piccole majinettes, ma un gruppo sempre più cospicuo di maschere caratteristiche che arricchisce il contributo sia dei rioni che dei paesi limitrofi alla lunga tradizione del Carnevale vercellese.

I Rioni, nati con i primi Carnevaloni del Dopoguerra, si sono fatti strada negli anni con loro le maschere rionali che in origine avevano tutte il nome di “Sindaco”. Il Sindaco Rionale all’epoca era la figura più importante del Rione, vestito elegante con tuba o bombetta, animava le sfilate ed entusiasmava la folla sbracciandosi dalla sua automobile.

A partire dalla fine degli anni Settanta ogni Rione cominciò a ritagliarsi un proprio spazio ben distinto, recuperando tradizioni, personaggi e “macchiette” più o meno inventate da cui trarre ispirazione per le proprie maschere rappresentative. Ed ecco che con gli anni al gruppo di maschere di Vercelli si sono aggiunti numerosi paesi limitrofi con le loro proprie maschere e, seppure con alterne fortune che hanno portato alcuni Rioni a non poter presenziare a pieno, nell’ultimo Carnevale hanno partecipato: